I contratti per poter affittare la tua casa sono molti, per lo più semplici, ma devono essere ben parametrati. In questo articolo ti spiego passo a passo la differenza!


Se hai una casa residenziale puoi affittarla con contratto d'affitto a:
- canone libero: il conosciutissimo 4+4 anni, dove il proprietario (locatore) mette a disposizione dell'inquilino il proprio immobile per 4 anni, con la possibilità di rinnovare il contratto per altri 4 anni;
- canone concordato: es. 3+2, 4+2, 5+2, 6+2. Si tratta di un contratto assistito, secondo cui l’ammontare dell’affitto non può essere stabilito liberamente. Per calcolare il canone concordato bisogna tenere in conto due fattori: gli indici di riferimento riportati su tabelle comunali e la durata della locazione (che non può mai essere inferiore a 3 anni, prorogabili di altri 2);
- canone transitorio: questa tipologia di contratto, in crescita negli ultimi tre anni, ti permette di affittare casa da 1 fino ad un massimo di 36 mesi, facendo differenza tra lavoratore e studente. Nel contratto di affitto a canone transitorio, il proprietario concede all’inquilino il godimento del bene per una comprovata esigenza transitoria, al termine della quale il rapporto si conclude;
- contratti per studenti universitari: gli studenti fuori sede, invece, che hanno la necessità di stipulare un contratto per affittare una casa, possono utilizzare questa opzione, che rientra nella tipologia di contratti per uso abitativo e transitorio. È necessario che il locatario dimostri l’esigenza di soggiornare temporaneamente in una città universitaria per motivi legati allo studio, per un periodo di tempo compreso tra 6 mesi e 3 anni.
Se invece di una casa, hai la proprietà di un negozio, capannone o ufficio, puoi fare un contratto ad uso diverso dall'abitazione, o più comunemente il commerciale 6+6 anni.
Tutti i contratti devono essere registrati telematicamente presso l'Agenzia delle Entrate...
e noi di Uno Case Immobiliare ti offriamo anche questo servizio!