In fase di stipula di un contratto di locazione, il proprietario dell’immobile ha la possibilità di scegliere il regime di tassazione da utilizzare: regime ordinario o con cedolare secca!
CEDOLARE SECCA | TASSAZIONE ORDINARIA |
Il guadagno della locazione deve essere dichiarato ma non produce reddito ai fini IRPEF | Il reddito della locazione deve essere dichiarato e sommato con altri redditi percepiti a diverso titolo |
Aliquote fisse pari al 21% (per contratti a canone libero) o 10% (per contratti a canone concordato) del canone annuo della locazione | Aliquote IRPEF calcolate in base alla fascia di reddito; possono arrivare fino al 43% del canone annuo |
Non si paga l’imposta di registro (per registrazione o risoluzione del contratto di locazione) | Si paga l’imposta di registro pari al 2% del canone annuo, per ogni anno di locazione |
Non si paga l’imposta di bollo | Si paga l’imposta di bollo (€16 ogni 4 facciate scritte del contratto) nel momento della registrazione del contratto |
La cedolare secca è applicabile soltanto agli immobili adibiti esclusivamente ad uso abitativo, appartenenti alle categorie catastali comprese tra A1 e A11, ad eccezione della categoria A10 (uffici e studi privati). È opportuno ricordare che eventuali pertinenze, se locate insieme all’immobile, possono essere assoggettate ad un regime diverso.
Perché può essere una scelta vantaggiosa?
Optare per la cedolare secca può essere una scelta conveniente per tutti i proprietari che hanno anche altri redditi da dichiarare! Anche il conduttore ha dei vantaggi... non paga imposta di registro e di bollo, e inoltre non si vede aumentare il canone per tutta la durata del contratto!
Valentina Peraglie
Agente immobiliare dal 2008 e Home Stager qualificata presso l'Accademia Italiana Staging & Redesign. Iscritta al Ruolo degli Agenti d'Affari in Mediazione e al REA TO/1237018 ed al Ruolo Periti ed Esperti della CCIAA di Torino al N. 1258 dal 2011.
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